- Qualità del suono: 7,5 - sto rivalutando questa location, forse la chiusura dell'anello più alto tramite uno sbarramento di teloni ha contribuito ad avere un'atmosfera più raccolta.
- Luci ed effetti: 5 - atmosfera cupa e nebbiosa, ma troppo essenziale, nulla di minimamente ricercato. Il nuovo bassista è rimasto nelle tenebre, solo una sagoma senza volto. Finte canne di organo sullo sfondo filtravano la luce dei fari.
- Organizzazione: 8 -tutto tranquillo e forse è andata bene così visto che, rispetto ad altri concerti di questa portata, il personale di sicurezza era ridotto all'osso.
- Ambiente: 8 -un po' di spinte e di surfing nelle prime file, ma non è che gli Interpol si prestino molto a questo genere di entusiasmo, giusto sull'ultima canzone.
- Simpatia: 7 - qualche parola in italiano che va anche un po' oltre il semplice crazzie e un minimo di interazione c'è stata.
- Capacità esecutive: 8,5 - meccanismi collaudati e ben oliati. La voce "strana" di Paul Banks ha tenuto bene, mentre il chitarrista, Daniel Kessler era preciso e plastico al punto giusto.
- Durata, setlist: 8 - ad esser sincero, questo era uno di quei concerti che quando leggi la scaletta velocemente ti sembra di non conoscere più di 2 canzoni, in realtà le conoscevo praticamente tutte. Ovviamente la flessione compositiva della band s'è fatta sentire. I pezzi dei primi album sono un'altra cosa e questo lo si notava anche dalla reazione del pubblico, e non penso che sia solo una questione di maturazione. E' mancata "Stella" ma è stata rimpiazzata da pezzi ugualmente validi. Brividi sull'inizio dei bis: The Lighthouse.
- GLOBALE: 8,5 - dal vivo almeno una volta nella vita.
SETLIST
- Success
- Say Hello To The Angels
- Narc
- Length of Love
- Summer Well
- Rest My Chemistry
- Slow Hands
- C'mere
- NYC
- Barricade
- Take You On A Cruise
- Lights
- PDA
- Memory Serves
- Not Even Jail
- The Lighthouse
- Evil
- The Heinrich Maneuver