6 maggio 2012

Manic Street Preachers / TheaterFabrik - Monaco / 27.04.2012

Manic Street Preachers - Munich
Era il 1998 quando i Manics si esibirono per l'ultima volta in Italia. Io li avevo appena scoperti grazie a quel capolavoro di This Is My Truth, Tell Me Yours rimasto in cima alla mia personale classifica per anni. A quei tempi, però, non ero ancora quell'indie-rockettaro che non si perderebbe un live per niente al mondo; e fu così che i Manics non tornarono mai più nel Bel Paese (matrimonio di James a parte). Poi, col tempo, con la mancanza di un riscontro live, la passione si è affievolita e, non dico di averli abbandonati, ma sicuramente li ho trascurati per lunghi periodi.
Sicché, 14 anni dopo, con l'occasione (e che occasione!) del tour europeo in cui hanno portato in giro i loro più grandi successi, mi sono deciso ad emigrare in Germania per riuscire a materializzare una band che ormai stava occupando nel mio immaginario una dimensione eterea.
Un salto spazio - temporale quindi, un viaggio di 600 km in auto, un tuffo nel passato di un decennio... e l'umanizzazione dei 3 musicisti che ho sempre visto così lontani e irraggiungibili è compiuta!
Infatti, averli a pochi metri, senza barriere a interferire la visuale, si notano alcuni dettagli che rivelano i loro caratteri e le loro abitudini: tutti e tre sono veri professionisti, potranno sembrare inutili particolari, ma dietro di loro si notano borracce personalizzate, non la solita birra;  suonare 23 pezzi (a 42 anni) senza fermarsi in un locale in cui ci saranno stati 30° non è cosa possibile a tutti. Ma non solo quello. Coinvolgere, saltellare, raccontare... e poi sorridere e divertirsi.
Nicky, in particolare, è sempre sorridente nelle sue movenze plastiche e a quanto scrive nei suoi tweet si percepisce una persona che ha mantenuto i piedi per terra (si lava da solo le magliette nel lavandino dell'hotel) e che tutt'ora è entusiasta e divertita della vita in tour.
James D. è uno dei migliori in assoluto; riesce ad associare ad una voce graffiante e possente un'abilità alla chitarra impeccabile.
Sean non manca un colpo. E' molto professionale, lo si vede da come imposta il suo lavoro, munito di guanti, al buio, schivo dietro alla batteria.
Non facciamo paragoni con i Gallagher o altri musoni simili.
Li avvicinerei, vista anche la loro disponibilità del post-concerto, ai Travis.

Quindi i voti:
  • Qualità del suono: 8 - la prima fila non è che sia il posto migliore per ascoltare bene un concerto, ma l'impressione è buona.
  • Luci ed effetti: 5 - locale piccolissimo, palco altrettanto. Qui a Monaco niente alberelli luminosi. Ci sono però il puma e il cane cristallizati a fare di guardia al palco.
  • Organizzazione: 6 - per certi versi un po' all'acqua di rose. Ma come puntualità i tedeschi non sgarrano.
  • Ambiente: 4 - i Magazzini Generali di Germania sono stretti e bassi, un caldo incredibile ed inaspettato. Impianto dell'aria probabilmente non funzionante. Lasciamo stare poi quei 3 che sono passati avanti in fila...
  • Simpatia: 9 - ahimé non ho capito tantissimo di quello che diceva James, ma come detto, chi si diverte trasmette anche divertimento ed entusiasmo.
  • Capacità esecutive: 10 - si conoscono a memoria ma riescono comunque a far sembrare che stiano suonando quel pezzo per la prima davanti dal vivo. Non è da tutti.
  • Setlist: 9 - non poteva esserci tour migliore per vederli, le canzoni scelte sono tutti singoli e soprattutto ci sono ben 23 brani in scaletta e non i soliti 16. Non si meritano 10 perchè una tra Masses Against The Classes o Autumn Song avrebbero dovuto farla (opinione personalissima). E' una scaletta che guarda molto al passato e taglia completamente e rigorosamente Journal For Plague Lovers in quanto non ne sono stati estratti singoli.
  • GLOBALE: 9,5 - finally!
SETLIST
  • Motorcycle Emptiness
  • Your Love Alone Is Not Enough 
  • Ocean Spray 
  • Love's Sweet Exile 
  • (It's Not War) Just The End Of Love 
  • The Everlasting 
  • Found That Soul 
  • Suicide is Painless (Theme from MASH)
  • The Love Of Richard Nixon
  • Revol
  • Tsunami 
  • A Design For Life 
  • From Despair To Where 
  • There by the Grace of God 
  • You Love Us 
  • Everything Must Go 
  • Slash 'n' Burn 
  • This Is The Day
  • You Stole The Sun From My Heart 
  • Some Kind Of Nothingness 
  • Little Baby Nothing 
  • Motown Junk 
  • If You Tolerate This Your Children Will Be Next 
Che nulla sia lasciato al caso lo si nota anche dalla massima riportata alla fine della setlist, già sapendo che sarà preda dei fan delle prime file: “Youth is a circumstance you can't do anything about. The trick is to grow up without getting old.” Frank Lloyd Wright


Il video-montaggio comprensivo di 8 canzoni!