2 aprile 2011

Roger Waters / Forum di Assago / 1 Aprile 2011

Non è facile cimentarsi in questa recensione, è un po' come rovinare o svelare troppo di un'esperienza sensoriale unica.
  • Qualità del suono: 10 - la quadrifonia ce l'hanno solo i Pink Floyd. Quando ti sembra che un elicottero ti stia atterrando sulla testa o che ci sia veramente un gruppo di dannati in un'ala del palazzetto o che qualche sorta di mostro ti stia urlando nelle orecchie, allora questa è la massima perfezione che si può pretendere.
  • Luci ed effetti: 10 - dice la leggenda che alla prima proiezione dei Fratelli Lumière il pubblico sia scappato fuori dalla sala poiché convinto di essere effettivamente investito dal treno. Ecco, la stessa sensazione di timore penso che si sia provata ieri sera: personaggi mostruosamente imponenti si concretizzano enormi ai lati del palco e poi gli stessi li ritrovi proiettati sul Muro in tutta la loro inqueitudine, e gli effetti sonori che li accompagnano sono così reali che quasi ti senti quasi in guerra... il coinvolgimento è totale.
    Mi ha lasciato di stucco anche la precisione dei proiettori che sono calibrati al centimetro per accendersi solo quando il singolo mattone viene posizionato: in questo modo ogni mattone di cartone prende potenzialmente vita e diventa qualsiasi cosa pur rimanendo sempre fermo fino alla fine.
  • Organizzazione: 10 - un professionista serio e maniaco della perfezione si circonda di collaboratori di altissima professionalità, dal semplice operaio al tecnico luci, grazie a ciò è quindi possibile costruire un palco iniziandolo alle 2.30 di notte e terminandolo nel pomeriggio successivo ed avere comunque una puntualità precisa al secondo per l'inizio dello spettacolo.
  • Ambiente: 9 - molti padri con figli, molti padri e basta, qualche giovane. Pubblico entusiasta ma composto (perlomeno nei posti a sedere della platea).
  • Simpatia 8 - qualche parolina in italiano, qualche accenno al Muro simbolo di un suo periodo particolarmente introspettivo, ma per il resto è un Waters concentrato sullo show stesso.
  • Capacità esecutive: 10 - musicisti di altissima qualità ed esperienza circondano un Waters in piena forma fisica e vocale. Ottimo anche il cantante che esegue le parti di Gilmour.
  • Durata, setlist: 9 - dare un voto alla scaletta sarebbe come darlo all'intero album The Wall.
  • GLOBALE: 10+ - inevitabile il 10 e lode, la perfezione per quel che riguarda la storia dei concerti, ma anche del teatro e del cinema sta tutta riassunta in un unico spettacolo. Il momento in cui Waters colpisce il muro chiuso facendolo esplodere in milioni di mattoni colorati di milioni di colori è la concentrazione di tutte le emozioni che si possono provare ad un concerto.