2 agosto 2013

Blur / Ippodromo Capannelle - Roma / 29 luglio 2013

Blur - Rock In Roma
Un decennio di attesa, tanto Roma e l'italia hanno dovuto aspettare il ritorno dei Blur, ma tutto questo tempo pare che non abbia fatto che rafforzare la fama della band inglese, le ha permesso di congelarsi e di conservare tutta la sua travolgenza sul pubblico; la presenza (forzata) sulle scene, invece, ha deteriorato la loro controparte (gli Oasis) corrodendoli in album poco ispirati e noiosi contrasti interni di cui ormai importava a pochi. C'è chi è sempre staoto dalla parte dei fratellini Gallagher e non ha mai avuto l'occasione o la volontà di seguire ed inseguire i loro avversari, ma, tra questi, i più hanno semplicemente consumato Blur: The Best Of del 2000 senza, però, dirlo troppo in giro e sicuramente nessuno ha mai osato acquistare altro.
  • Organizzazione: 7 - la location è veramente ben confezionata, ci sono stand promozionali che ti regalano ogni cosa, bar, punti di ritrovo... ci sono le tribune (che per un festival estivo sono una rarità ed una salvezza per chi non vuole rischiare il collasso in platea); dall'altro lato non c'è nessuna band di supporto sullo stesso palco dei Blur e la lunga attesa è prolungata da problemi tecnici. Le tribune, come sempre successo all'ippodromo, sono pienissime anche sui gradoni di accesso alle poltrone e ciò compromette la sicurezza.
  • Ambiente: 7 - tutto prevedibile: il macello in platea e nelle pirme file, e un entusiasmo più composto in tribuna, così Roma partecipa all'unisono. Caldo atroce..
  • Luci ed effetti: 7 - niente di nuovo, tutto molto standard ma ben manovrato.
  • Qualità del suono: 7,5 - forse sulla voce si poteva fare qualcosa di meglio, dalle tribune si percepiva un po' distorta.
  • Performance: 10 - un Damon indemoniato e un Coxon concentrato; il primo scatenato, in perfetta forma fisica e canora: si scusa per il ritardo, interagisce col pubblico e cerca spesso il contatto fisico; il secondo molto ispirato rielabora, arricchisce ed aggiorna i suoi assoli più classici, canta Coffee&Tv e ovviamente il ritornello di Tender. I due però non si scambiano nemmeno uno sguardo o un cenno di intesa, cosa che invece succede spesso, a turno, tra tutti gli altri componenti del gruppo. A vederli così, dubito si faccia un altro album.
  • Durata, setlist: 9 - in scaletta ci sono praticamente tutti i loro successi che avranno suonato migliaia di volte, quasi ogni canzone è ormai diventata un'apoteosi, un inno cantato dall'intero stadio. La soddisfazione per esserci stati è tanta e i ricordi si accavallano. Dispiace esserseli persi negli anni 90, dispiace che poi non ci siano più state occasioni, o quasi...
  • GLOBALE: 9,5 - forse che per vent'anni abbiamo tifato per la squadra sbagliata? 
SETLIST
  • Girls & Boys
  • Popscene 
  • There's No Other Way 
  • Beetlebum 
  • Out of Time 
  • Trimm Trabb 
  • Caramel 
  • Coffee & TV
  • Tender 
  • To the End 
  • Country House 
  • Parklife 
  • End of a Century 
  • This Is a Low 
  • Under the Westway
  • For Tomorrow 
  • The Universal 
  • Song 2