Fran Healy - Circolo degli Artisti - Roma |
Non è facile recensire un concerto che concerto non è, innanzitutto perchè i concerti che abbiamo seguito sono stati 2 (4 in tutto quelli in Italia) e poi perché oltre al concerto c'è stata l'umanità di un artista che, liberato dagli orpelli della band, si è espresso in tutto il suo valore.
- Simpatia: 10 – per una volta cambiamo l'ordine iniziando da questo aspetto. Simpatia: appunto, le storie che precedono quasi ogni canzone ti lasciano un sorriso stampato in viso, a volte è preceduto da una risata, a volte da una lacrimuccia commossa. Fran ripercorre la sua carriera con e senza i Travis, così come la sua vita di rock-star casuale. Perché lui per primo non si aspettava tutto questo successo, i Travis non sono stati costruiti su misura per lo show-business e questo lo si capisce da tanti dettagli: dalla sua umiltà e dalla incredibile e rarissima disponibilità (prima, dopo e durante il concerto) e da ciò che lui stesso racconta con la massima sincerità, arrivando fino a dettagli personali descrivendo, ad esempio, il suo rapporto con il figlio (e di conseguenza con suo padre).
Fran si è scusato più volte per l'assenza dall'Italia per 7 anni e giura che tornerà anche con i Travis. Lui stesso si è stupito per l'accoglienza e l'entusiasmo, capisce che, dopo tanti anni, altri gruppi si sono affacciati sulle scene ed era comprensibile una certa disaffezione per la band scozzese, cosa che invece è avvenuta solo in parte. Aggiungiamo noi: queste date sono probabilmente un investimento per il futuro, impossibile non farsi coinvolgere dal suo carisma, dopo una serata del genere anche lo spettatore più scettico è stato conquistato, insomma: una promozione a lungo termine. - Capacità esecutive: 10 – un uomo solo con la sua chitarra cosa può fare più di così? La sua voce non sbaglia un colpo, i suoi tipici acuti, spremuti nelle sue movenze e contorsioni suo marchio di fabbrica, non hanno cedimenti. Certo può capitare qualche piccolo vuoto di memoria ma Fran è aiutato dallo zoccolo duro della prima fila pronta a fungere da “gobbo”. Fran ha con sé 2 chitarre di cui una a 12 corde che utilizza quando nella prima salta qualche corda (è successo, ed è lui stesso a sostituirla, insomma si fa in quattro questo ragazzo)
- Qualità del suono: 9 – voce e chitarra non richiedono particolari regolazioni, forse, l'unica cosa che manca è un minimo di aiuto da parte dell'effettistica, ma questo tour ha una filosofia di fondo molto low-cost e quindi se oggi possiamo godere di 4 date di Fran in Italia è anche grazie all'essenzialità di questi concerti.
- Organizzazione: 9 – un po' più carente a Milano, più completa a Roma. Pochissima sicurezza e assenza di transenne (credo sia una scelta esplicita di Fran), sicchè al Tunnel la prima fila stava praticamente seduta sul palco.
- Ambiente: 9 - nonostante ciò il pubblico è stato correttissimo, più pacato a Milano, più esuberante a Roma, ma sempre con il massimo rispetto: “Parlate pure, non è un problema per me, ma sappiate che potreste perdervi qualcosa di interessante” le parole di Fran dopo che parte del pubblico “Sssshhh” zittiva i più chiaccheroni.
- Luci ed effetti: n.p. – un concerto low-cost non può avere una scenografia personalizzata, soprattutto perché non ci sta sull'unica auto che trasporta Fran, Foley e le chitarre.
- Durata, setlist: 10 – non esiste, o perlomeno è cosa rarissima, che dopo un set prestabilito di pezzi vecchi e nuovi la scelta passi al pubblico; infatti è proprio Fran a chiedere ai suoi fan, così, sul momento, di scegliere le prossime 5-6 canzoni; e qui inizia la parte più unica del concerto: Fran ascolta tutte le richieste e poi decide, suona alcuni pezzi dopo tanti anni e, anche se sbaglia qualche accordo o qualche parola, non è certo un problema, è cosa comprensibile che lo rende ancora più umano e che rende questo evento intimissimo, come se Franny stesse suonando nel proprio salotto insieme a pochi amici.
- GLOBALE: 10 e lode – indescrivibile a parole sopratutto per chi ha le proprie radici musicali nel brit-pop, manca ancora una data, stasera a Treviso, imperdibile.
Ecco le canzoni suonate:
La setlist di Milano:
- 20
- Holiday
- Writing To Reach You
- Anything
- As You Are
- Fly In The Ointment
- Side
- Buttercups
- Sing
- As It Comes
- Driftwood
- Rocking Chair
- The Humpty Dumpty Love Song
- Moonshine
- Sierra Leone
- U16 Girls
- Turn
- Blue Flashing Light
- Slide Show
- Closer
- Why Does It Always Rain On Me?
Quella di Roma:
- 20
- Holiday
- Writing To Reach You
- Anything
- As You Are
- Fly In The Ointment
- Side
- As It Comes
- Sing
- Buttercups
- Last Train
- Moonshine
- Sierra Leone
- Tied To The 90's
- Before You Were Young
- Driftwood
- Love Will Come Through
- Baby One More Time (Brtitney Spears cover)
- Flowers In The Window
- Closer
- All I Want To Do Is Rock
- Why Does It Always Rain On Me?
2 commenti:
Sbaglio o nella Setlist di Roma manca Driftwood?!? Comunque la recensione è perfetta...concordo su tutto!!! Speriamo che Fran torni presto qui da noi
Mi ripeto: concerto I R R I P E T I B I L E ! Un musicista, un cantante, una persona meravigliosa!
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